DAL CALCIO LA LIBERTA’

Il ritorno della libertà non è ormai più una questione sanitaria: troppe sono le paure instillate nel vivere sociale. Il distanziamento non è sinonimo di protezione, ma di morte sociale. Non capirlo significa avere in destino la condizione degli zombie: creature morte viventi che vagano nella paura. La riapertura del calcio può essere una via per la salvezza. Il calcio deve riprendere, non come spettacolo televisivo normalizzato dalla paranoia del distanziamento, ma come simbolo del primato della vita. Il calcio è uno sport che non prevede distanziamento, in campo come sugli spalti: o lo si gioca così o lo si abolisce rendendolo illegale. Questa deve essere la posta in gioco. Non si tratta solo del grande calcio, ma anche di quello dei bambini e degli amici nella partita a calcetto. Perdere questa partita significa rinunciare alla nostra vita. Riparta subito la serie A. Se qualcuno si ammala guarirà.