Gli anni di questo millennio li ho in gran parte dedicati al calcio.
Nel 2000 ho fatto nascere il Brera Football Club, un progetto che attraverso il linguaggio del calcio ha dato vita a iniziative molto significative soprattutto in ambito sociale e culturale. Nonostante il Brera abbia sempre militato tra i dilettanti, la città lo ha fin da subito identificato con la “terza squadra di Milano”.
Negli ultimi due anni il progetto del Brera si è molto rafforzato, grazie sopratutto a investitori statunitensi che hanno spinto il club verso un upgrading in chiave internazionale.
Oggi il Brera è un brand calcistico milanese che gioca in Serie A in Macedonia del Nord, Mozambico e Mongolia. I miei figli si dedicano intensamente a queste progettualità sportive, mentre io, dopo averle avviate, ho deciso di lasciare il testimone.
Naturalmente, resterò il primo tifoso del club che ho fondato, ma ora è venuto il momento di dedicarmi ad altri progetti con rinnovato entusiasmo. Ho idee interessanti su cui sto lavorando e tra breve le racconterò.