INTERESSE

Io non scrivo sulla gestione della questione, anche se l’irrazionalità (non nei cittadini) è alla base della catastrofe. Non credo esista un manovratore, ma solo il manifestarsi della paura che conduce alla follia. Mi interessa l’individuo. Ora, dopo l’accelerazione vertiginosa, la navicella perde i suoi propulsori e comincia a navigare nello spazio fuori dall’atmosfera: lì compare l’essenziale. Permangono le declinazioni singolari: io, tu, lei, lui. Quelle plurali sono virus di cui liberarsi: la seduzione del noi è la giustificazione per la guerra a voi e la persecuzione di loro. Lo si comprende riflettendo. Certo, sarebbe opportuno farlo nella quiete, ma anche circondato dal caos della follia è possibile isolare lo spazio del capire.