LA QUESTIONE DELLA LIBERTA’

Si dibatte – non a sproposito – di una “questione di libertà” in relazione al tema vaccinale (sì/no, green pass ecc) e, più in generale, alle progressive restrizioni a cui veniamo obbligati dallo stato d’emergenza. La questione appare tanto vera quanto, ahimè, incontrovertibile, poichè tutto ciò accade, non per una transitoria emergenza sanitaria, bensì per un definitivo affermarsi del dominio della Tecnica, intesa come combinato disposto di risultati della ricerca scientifica, dispositivi di alta tecnologia e gestione algoritmica della vita sociale prodotta dal capitalismo finanziario. Di fronte a questa forza -che oggi platealmente occupa il posto di Dio – ogni resistenza storica appare vana. Tuttavia, se è ben vero che i perimetri della libertà sociale verranno ridefiniti (e ridotti) da questa nuova organizzazione della vita, se guardiamo alla libertà, non come valore ideologico, ma come pratica di vita, allora l’individuo può essere ancora sovrano. Occorre posizionarsi con disincanto in ogni contesto, senza riconoscere alcun valore a ciò che pretende di dominare l’esistenza. Si gioca con le carte che progressivamente capitano in mano e, se il posizionamento è giusto, si torna padroni del gioco.