DI COSA OCCUPARSI

In Italia, da molti anni, non si pongono questioni rilevanti nel discorso pubblico. La dialettica prevalente è incardinata esclusivamente nella dimensione materiale: l’economia è al centro, la politica parla solo di economia, la cultura è una funzione produttivista e la spiritualità è muta. Resta un ambito ancora meravigliosamente disponibile a fornire senso: il calcio. Alla fine, che senso ha occuparsi d’altro?